Personaggi:
Tre Streghe
Prof. Charles Smith, emerito dell’Università di Cambridge
Macbeth, Generale dell’esercito di Duncan, Re di Scozia
Banquo, Generale dell’esercito di Duncan, Re di Scozia
Lady Macbeth
ATTO I, SCENA I
(Charles Smith irrompe trafelato nella brughiera scozzese.
Le 3 streghe guardano il Prof con riluttanza e un pò di sdegno.)
SMITH:“Presto! Il futuro Re di Scozia e il suo ingenuo amico Banquo stanno per giungere in queste lande misteriose e fangose!”
1ª STREGA:“Ti rivolgi alle Sorelle Fatali, che con saggezza scelgono le sorti degli uomini, senza alcun timore, sconosciuto maestro di Cambridge...”
2ª STREGA:“...sconosciuto e senza neppure avere la robusta vigoria dei famosi e nerboruti canottieri di Cambridge...”
3ª STREGA:“...o il luminoso intelletto degli studiosi di Cambridge! Che ne sò..? Isaac Newton o Charles Darwin...”
SMITH: (occhiata perplessa)
“Sono sicuro che il mio nome vi sia noto perchè vostro è il compito di tessere l’arazzo del Destino del Mondo e in esso ordire, col vostro telaio, la vita di ogni persona.”
1ª STREGA:“Esattamente! Voi siete Charles Smith, scribacchino di Cambridge!”
2ª STREGA:“...già aspirante consulente di coppia dei giovani di Verona...”
3ª STREGA:“...e sfortunato scommettitore di cavalli della vicina Newmarket...”
SMITH: (imbarazzato)
“Sapete proprio tutto, a quanto sento...!
1ª STREGA:“Certo! Siete sconosciuto ai più! Non a noi!
Sappiamo altresì che indossate un parrucchino...”
2ª STREGA:“...e che lo indosserete sempre...”
3ª STREGA:“...almeno fino a quando, fra qualche anno, l’insolente Timmy, demonio travestito da biondeggiante seienne, vi trarrà con l’inganno davanti all’altare maggiore della St. Mary Church e ivi vi persuaderà ad accendere un cero!”
SMITH:“E il cero manderà a fuoco il mio elegante toupet!”
1ª STREGA:“No!”
2ª STREGA:“Dopo aver acceso il cero e devotamente pregato per il ritorno della chioma sulla vostra spennata e lucida testa...”
3ª STREGA:“...il mefistofelico Timmy vi sottrarrà dalla tasca gli zolfanelli, con cui darà fuoco alla Bibbia posta sul leggìo, proprio davanti al pulpito!”
SMITH:“E nel tentativo di spegnere l’incendio perderò il mio folto posticcio!”
1ª STREGA:“No!”
2ª STREGA:“Il messale infuocato cadrà dal suo legnoso sostegno...”
3ª STREGA:“...ciò attirerà l’attenzione del diacono in servizio durante la liturgia vespertina...”
SMITH:“Ma dura ancora molto questa profezia?”
1ª STREGA:“No!”
2ª STREGA:“Il diacono, spaventato dalle lingue di fuoco sprigionatesi dal libro sacro...”
3ª STREGA:“...tenterà di arrestarne la diffusione soffiandoci sopra!”
SMITH:“Ma lo sanno tutti che non si deve soffiare sul fuoco!
...e immagino che il soffio alimenterà le vampate!”
1ª STREGA:“Sì!”
SMITH: “Aaahhh!”
2ª STREGA:“In poco tempo, la chiesa si accenderà di un fuoco eterno, quasi infernale...”
3ª STREGA:“...e finalmente una fiammata gagliarda raggiungerà il vostro capo e incenerirà all’istante quel repellente mucchietto di peli!”
SMITH:“E Amen!”
(Le 3 streghe si guardarono ammiccando)
1ª STREGA:“Sappiamo il motivo della tua visita!”
2ª STREGA: “Noi conosciamo tutto!”
3ª STREGA: “Già!”
(La terza strega fa l’occhiolino al Prof. Smith, che risponde con un’espressione disgustata)
SMITH: “Vi sarà noto allora, sgraziate fanciulle, che, in seguito alle vostre ambigue profezie, “voi-sapete-chi” macchinerà una serie di delitti per cui proverà rimorso, non mai pentimento!
La follia sanguinaria di “quello-lì” lo renderà dannato nei secoli dei secoli!”
1ª STREGA: “Ma perchè cavolo chiami Macbeth “quello-lì”?!”
2ª STREGA: “Voi-sapete-chi”...”
3ªSTREGA: “Io la trovo una perifrasi incantevole!”
(La strega lancia un altro occhiolino malizioso e Smith si sente pietrificato)
SMITH:
(Cauto e prudente)
“Ssssshhhh! Ma voi non dovreste sapere tutto?! Passato, presente e futuro?!
Non sapete che il nome di “Mac-fa-be-fe-t-f” è in grado di arrecare presagi infausti e sinistri?!
Sciagura si abbatterà su coloro che pronunceranno il suo nome!
Come fate a non saperlo?!”
1ª STREGA: “Macbeth?!”
2ª STREGA: “Vedrai, ci sarà da divertirsi con lui! ...Gli metti una pulce nell’orecchio e quello parte con una crociata!”
3ª STREGA: “Oh! Charlie! Ti preoccupi per noi! Non temere! Non ci capiterà nulla!”
SMITH, 1ª e 2ª STREGA: “Charlie?!”
3ª STREGA: “Prof. Smith mi sembra così serioso... inglese...”
1ª STREGA: “Insomma, imbrattacarte di Cambridge, cosa vorresti di preciso da noi?
2ª STREGA: “Incombenze e favori magici?”
3ª STREGA: “Il mio numero di telefono?”
(Smith, 1ª e 2ª strega guardano la 3ª strega sbalorditi)
“Meglio la mail, dici...?”
SMITH: “Desidero solo, in nome dell’arte e della vita, che quella del “Futuro Re di Scozia” non sia sempiternamente ricordata come la tragedia più cruenta di tutte!”
1ª STREGA: “Non è mica colpa nostra se il cuore di Macbeth languisce, sospira e arde dalla brama del potere!”
2ª STREGA: “E’ ovvio che ne resti consumato!”
3ª STREGA:
(Guardando Smith e fissandolo per tutto il dialogo)
“Aaahhh! Consumato come la sete e l’arsura d’amore...!”
SMITH:
(Sempre più allibito)
“E allora vi esorto ad intervenire per salvare l’Amore di “colui-che-sarà-re”!
1ª STREGA: “Ti riferisci a Lady Macbeth?!”
2ª STREGA: “Ah! Bella, quella! Proprio morigerata!”
3ª STREGA:“Indubbiamente devota!
Una donna appassionata che sa ciò di cui il suo uomo ha bisogno...”
1ª STREGA: “Si, si, si... Una vera lady dai sani, regolati e sobri costumi!
Ha predisposto una carneficina, Smith!
Altro che Grande Amore!”
2ª STREGA: “E per di più odiata dai posteri!”
3ª STREGA: “Io la trovo così amorevole col marito...!”
SMITH:
(Alla 3ª strega)
“Sì! Ma smettete di guardarmi in quel modo! Mi imbarazzate!”
1ª STREGA: “Basta così! E’ sufficiente per noi!”
2ª STREGA: “Avrete quello che ci chiedete!”
3ª STREGA: “Ed anche il dono del mio cuore, folto Smith!”
LE 3 STREGHE INSIEME: “Verrà Macbeth, col suo generale Banquo, al nostro cospetto e parleremo con lui.
Le arti divinatorie saranno nostre alleate.
Lo studio dei fulmini e delle viscere di topi e rettili ci renderanno sagge e ci istruiranno al meglio per esplorare gli oscuri territori della conoscenza e del cuore umani.
Egli udrà, dalle nostre bocche stregate, parole rivelatrici, assisterà a visioni profetiche e farà sogni oracolari, ma nessuno di essi lo guiderà verso il suo sanguinario destino!
Prevediamo un incontro esilarante!
Una vera farsa shakespeariana!”
3ª STREGA:
(A parte)
“...le viscere di topi e rettili, dovremo scrutarle per forza...?!”
ATTO II, SCENA I
(Macbeth e Banquo arrivano nella brughiera.
Le tre streghe sono intente a lavorare con fili e matasse)
MACBETH: “Ora che la guerra sembra stia finalmente volgendo al termine, costringendo alla resa l’odioso popolo inglese, l’augusto sire Duncan mi concederà un periodo di congedo dai teatri di guerra.
A spregio della sorte, ho adoprato la mia intrepida spada per piegare il nemico e con cruenti massacri ne ho decimato le fila!”
BANQUO:“Hai dimostrato il tuo valore e la tua devozione, coraggioso Generale!”
(I due notano le 3 streghe)
MACBETH:“Tornare dalla battaglia ed incontrare creature tanto raccapriccianti, mi fa tornare la voglia di impugnare la spada e aprirmi un varco a colpi di fendenti nel mezzo della mischia per sottrarmi a questa sgraziata visione!”
BANQUO: “Proprio brutte!”
1ª STREGA: “Salve, Macbeth di Glamis!”
2ª STREGA:“Salve, Generale di Scozia!”
3ª STREGA:“Salve, marito devoto di esigente moglie!
MACBETH:“Quanto sono vere le vostre affermazioni! Specie l’ultima!”
BANQUO: “E io, scusate...?! Non credete sia appropriato salutare anche me con altrettante autentiche affermazioni?!”
1ª, 2ª e 3ª STREGA: “No!”
BANQUO: “E perchè no?!”
1ª STREGA: “Ci preme che Macbeth ascolti le nostre parole e le tenga ben care per meglio fronteggiare il suo destino!”
MACBETH:“Rimarrei ore ad ascoltare le vostre voci misteriose, ma, come stavo poc’anzi anticipando a Banquo, mi attende un periodo di riposo, prima che Duncan decida di sferrare un nuovo assalto con rinnovate truppe e micidiali armi.
Proprio perchè son marito devoto e premuroso, devo acconsentire ai desideri della mia sposa!
Lady Macbeth ha deciso che non può attendere oltre e vuole a tutti i costi partire per Fort George!
Dice che è troppo tempo che non vede la zia Henrietta!”
BANQUO:“Fossi in voi, la accontenterei... Vostra moglie si indispone quando non la si asseconda... Può diventare capricciosa!”
MACBETH:“In vero, lo è!”
BANQUO:“Ricordate quella volta che vi obbligò a partecipare alla “Danza delle Spade” al termine di una battaglia contro i norvegesi?”
MACBETH:“E come se lo ricordo!
Opposi la mia più fiera resistenza ma dovetti capitolare per non dover assistere alle sue cocciute quanto imbarazzanti bizze!”
BANQUO:“E vi ritrovaste ad eseguire passi, saltelli e giravolte sulle lame taglienti dei guerrieri delle Highlands!”
MACBETH:“E finii rovinosamente a terra con i piedi affettati e il kilt a brandelli!”
BANQUO:“Provo ancora vergogna per voi!”
MACBETH:“Per carità! Partiremo subito!
Sellate i cavalli e lucidate la carrozza in modo che risplenda!”
1ª STREGA:“Ascolta la mia profezia, Macbeth:
“Quando laverai la carrozza, pioverà!”
MACBETH:“Che profezia insolita!
Infelice creatura, il tempo non è mai dei migliori in questo periodo dell’anno, ma, stamane, ho visto il sole prodursi in dardi luminosi e bucare le nuvole per spandersi a raggiera nel cielo e sulle terre di Glamis!
Non può piovere, dunque!”
1ª STREGA:“Ripeto, scettico Macbeth: “Quando laverai la carrozza, pioverà”
Non è che lo decido io!
E’ un fatto! E io lo so in anticipo!”
(Arriva un servo)
SERVO:“Mio Signore, all’orizzonte son comparsi nuvoloni presaghi di piogge violente sì da formare inarrestabili fiumi di fango!
Seguitate con l’idea di voler muovere la carrozza dal suo asciutto ricovero?”
MACBETH:“Quale stregoneria offusca gli occhi e vela di tenebre la ragione di Macbeth, persuaso di discorrere con una illusione?!”
SERVO:“Non sono uno spettro, mio Signore!”
1ª STREGA: “Non è un fantasma, diffidente Macbeth!
Io e le mie sorelle presiediamo al destino dell’uomo da secoli e le nostre decisioni sono immutabili!
Quindi, se ti dico “Quando laverai la carrozza, pioverà”, stai sicuro che pioverà, incredulo Macbeth!”
MACBETH:“Ahi! La dolente profezia!”
1ª STREGA:“Fidati, svenevole Macbeth, poteva andarti peggio!”
MACBETH:“E quale altra sciagurata profezia potresti annunciarmi?! Questo orecchio non ha già udito abbastanza?!”
1ª STREGA:“Beh! Avresti potuto far partire una carneficina per il trono di Scozia!”
MACBETH:“Ma sono perduto! Ostacolerò il volere della mia amata! Me la farà pagare sicuramente! Spero di non udire altre cattive notizie, oggi!”
2ª STREGA:“Il mio compito, pusillanime Macbeth, è comunicarti la tua seconda profezia!”
BANQUO:“E a me?! Nemmeno una piccola confidenza?!
2ª STREGA:“No!”
BANQUO:“Uff!”
MACBETH:“Sono pronto!”
2ª STREGA:“Aspetta fino a gennaio, che poi ci sono i saldi!”
MACBETH:“Spero non vi riferiate ad un acquisto che sto valutando in questi giorni!”
2ª STREGA:“Il mio non è mica un consiglio!
E’ legge! E’ il tuo destino!”
MACBETH:“Ma, Santo Cielo! Vi sarà pur capitato di essere smentite dal tempo! Capita!”
1ª STREGA:“No!”
2ª STREGA:“Mai!”
3ª STREGA:“Proprio mai!”
MACBETH:“Ma io sono in trattative per l’acquisto di una splendida tenuta ad Inverness e di due isolette boscose collegate da ponti pedonali!
Una meraviglia e un vero affare!
Lady Macbeth mi tormenta da mesi perchè intende investire l’estate nella pesca al salmone nelle dolci acque del Loch Ness!
Non posso deluderla!
Chi può contrariarla?!”
2ª STREGA:“Voi, debole Macbeth!”
MACBETH:“Ma non si può!”
BANQUO:“Confermo!”
2ª STREGA.“Poi non dite che non vi avevo avvertito!”
MACBETH:“Oh, crudel fato! Dèvia le tue ineluttabili leggi verso altri destini!
Banquo, qui, per esempio!
Vi chiede ormai da tempo di riservargli una rosea profezia!”
BANQUO:“Eh! ma rosea, però..!
Avete profezie felici per me?”
LE 3 STREGHE:“No!”
BANQUO:“Uff!”
MACBETH:“Sono stremato!
I campi di battaglia non sono spossanti quanto le vostre rivelazioni!
Ho bisogno di rinfrancare il corpo e corroborare lo spirito!”
BANQUO:“Tornate al vostro castello, famoso per i suoi raffinati e succulenti banchetti!”
MACBETH:“Sì, forse dovrei mangiare qualcosa...”
BANQUO:“Indubbiamente! Ricordo ancora l’arrosto di beccaccia accompagnato da una deliziosa confettura di lamponi di due anni fa! Vostra moglie lo fece preparare in occasione dei “Fuochi luminosi”, nel mese di maggio, tempo in cui si celebra il ritorno dell’estate e della fertilità, delle scampagnate e delle feste all’aperto!”
MACBETH:“Oggi, caro Banquo, sembra che vogliate per forza ricordarmi tutti i momenti più disdicevoli e vergognosi della mia vita!”
BANQUO:“Perchè dite così?!
Forse vi riferite a quando Lady Macbeth vi persuase ad accendere un falò, sulla cima del colle Lochnagar, e a condurre attraverso di esso il vostro più forte destriero?”
MACBETH:“Esattamente! Il mio passaggio a cavallo avrebbe dovuto essere simbolo di purificazione del Regno e segno di buon augurio!”
BANQUO:“Se non ricordo male, invece, finì che il cavallo si piantò davanti alle fiamme e voi faceste un volo proprio sulla pira infuocata!”
MACBETH:“Propriamente! Da allora mi chiedo perchè mai noi scozzesi ci ostiniamo ad indossare il kilt!”
BANQUO:“Almeno avete testimoniato la “calda” energia della luce e della vita propria della festa!”
MACBETH:“Non ho le forze di contrastarvi, insolente Banquo!
Sono troppo abbattuto!
Desidero solo riposare e nutrire le deboli membra!”
3ª STREGA:“Attento, Macbeth!”
MACBETH:“Che c’è adesso?!”
3ª STREGA:“Se mangi i peperoni, ti si riproporranno tutta la sera!”
MACBETH:“Ma questa sarebbe la terza profezia?!”
3ª STREGA:“Tu dimentichi che noi sappiamo ogni cosa!
Sai cosa succederà?”
MACBETH:“Sono tutto orecchie! Anche se vi invito una volta di più a considerare l’idea di rispondere al povero Banquo... Così che riveliate anche a lui, e non solo a me, queste verità fondamentali...!”
BANQUO: “A questo punto, non sono sicuro di voler udire una profezia sulla mia vita!”
3ª STREGA:“Al vostro ritorno a Glamis, verrà offerta una libagione senza precedenti, tale da entrare negli annali della Contea...”
MACBETH;“Finalmente una buona notizia!”
3ª STREGA:“...verranno cucinate pietanze insolite, a simboleggiare l’amicizia della Scozia, e di uno dei suoi più illustri Baroni, con i paesi d’Europa avversi all’Inghilterra.
Tra queste, verrà proposto un piatto tipico del Regno di Sicilia ossia “La Peperonata”, assai popolare nella corte angioina....”
MACBETH:“I siciliani sono altresì famosi per i loro dolcissimi manicaretti a base di ricotta e frutta candita, eredità delle dominazioni saracene...
...Cosa darei per assaggiarne uno!”
BANQUO:“Credo, insaziabile Macbeth, che sarà proprio la vostra golosità a mettervi nei guai...!”
3ª STREGA:“Già!
Vi sfideranno a mangiare un intero vassoio di Peperonata e voi chiaramente non vi tirerete in dietro...”
MACBETH:“I Baroni di Glamis non retrocedono mai!
Men che meno davanti ad un piatto di verdure cotte!”
3ª STREGA:“Fritte, per la precisione!
Molto fritte!”
MACBETH:“Tze!”
3ª STREGA:“Nonostante i barili di vino sottratti all’Essex e le botti del leggendario whisky scozzese, vi sarà impossibile digerire i molesti peperoni e passerete la notte a provare disgusto di voi stesso!
La nausea e la repulsione vi accompagneranno fino al mattino, quando finalmente troverete sollievo in un corroborante tonico a base di seltz!”
MACBETH: “Ci sarà pure qualcosa di meno disonorevole e più glorioso per cui passerò alla storia?!”
3ª STREGA“Certo! E la cosa riguarda finalmente il qui presente Banquo!”
BANQUO:“Incredibile! Avete pronunciato il mio nome!
Sono curioso oltre ogni dire!”
3ª STREGA:“Grazie al rivoltante imbarazzo di stomaco del famelico Macbeth, Banquo verrà tramandato alla memoria dei posteri per l’invenzione del Gin Fizz!”
MACBETH e BANQUO:“E che sarebbe?!”
3ª STREGA:“Un long drink!”
MACBETH:“Incomprensibile!”
3ª STREGA:“In verità è molto semplice!
Gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e soda!
Uno dei cocktail più antichi della storia dei miscelati!
Andrà alla grande!”
BANQUO:“Avrei preferito sapere il mio nome associato ad una più onorevole invenzione...”
MACBETH:“Anche io avrei voluto non udire queste sciocche profezie!
Piuttosto, avrei scelto per me un destino da protagonista di un dramma feroce e spietato!
Magari, alla guida di un colpo di Stato!
Uomo di potere circondato da uomini fedeli ad un Regno conquistato con destrezza e astuzia!”
BANQUO:“Sognate, caro Macbeth!
Finora il vostro nome si è legato a quello di una donna dispotica che vi ha reso lo zimbello di Scozia!”
MACBETH:“Non sono un burattino!”
BANQUO:“Ovviamente no!
Ma se fossi in voi, innanzitutto, penserei a come rimediare alla disdetta del viaggio a Fort George!”
MACBETH:“Dite, mio giovane amico?”
BANQUO:“Lasciate da parte le vostre aspirazioni usurpatorie... Che, con la fortuna che avete, potrebbero anche riuscirvi, a patto però di essere poi dannato nei secoli dei secoli!”
MACBETH: “Avete proprio ragione, logico Banquo!
Orsù, dunque! Al castello!
Le amorevoli cure della mia delicata sposa saranno un manto leggero che ovatterà le mie spalle, rese curve dai tristi e infami eventi di oggi!
Il suo abbraccio sarà una stretta consolatrice in grado di estinguere qualunque dolore e la sua grazia divina sarà un tonico vivificante per il mio spirito provato!”
(Macbeth e Banquo escono di scena)
1ª STREGA:“Prevedo che l’abbraccio di Lady Macbeth sarà per Macbeth una morsa oppressiva e carica di tormenti...”
2ª STREGA:“...io prevedo invece che la di lei mano cadrà pesante su di lui, tutt’altro che graziosa...”
3ª STREGA:“...io invece mi chiedo che fine abbia fatto quel delizioso Prof. Smith!”
1ª STREGA:“Beh, tutto è bene quel che finisce bene!”
2ª STREGA:“Quella è una commedia, cara sorella!
Dello stesso autore di questo dramma!”
3ª STREGA:“Ma questo non è un dramma!
Lo era! Ma noi lo abbiamo volto in commedia!
Ed ora io, col vostro concreto ed inestimabile aiuto, volgerò in amore appassionato lo schifo tremebondo che lo Smith di Cambridge ritiene di provare per me!”
2ª STREGA:“Ma quella è “Molto rumore per nulla”!
Un’altra commedia del bardo dell’Avon!”
3ª STREGA:“E allora faremo come lo Smith!
Usciremo dai confini di queste pagine fantastiche ed andremo alla ricerca del prolifico poeta inglese che ha ideato queste storie!
Gli chiederemo suggerimenti in quantità su come far innamorare un qualunque Charles di Cambridge di una guercia strega di brughiera scozzese!”
1ª STREGA:“Oh, beh! Non bisogna certo possedere doti preveggenti per sapere che ne vedremo delle belle e che il tuo tentativo di sottomettere al tuo amore lo Smith si risolverà in un grande buco nell’acqua! Ma farei di tutto per le mie sorelle! Quindi, ci adopereremo esattamente “Come vi piace”!
2ª STREGA:“Ma quella è...!”
1ª STREGA:“Lo so, sorella! Lo so!”
FINE
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